I migliori tipi di riscaldamento per la casa

riscaldamento casa

Durante la stagione fredda la bolletta energetica, quella del gas per alimentare la caldaia si impenna. Ci sono diversi metodi per scaldare una casa, molti dei quali, permettono di risparmiare. Meno consumi significano non solo risparmio, ma anche meno CO2 che viene liberata nell’ aria. Una scelta ecologica che fa bene al portafoglio e all ambiente.

Condizionatori d’aria

li conosciamo ormai dai molti anni. Quasi tutte le case hanno un condizionatore che funziona molto bene in estate per rinfrescare. In pochi lo utilizzano in inverno, e fanno male. Un condizionatore, anche un climatizzatore piccolo, può essere utilizzato in pompa di calore per scaldare. I nuovi modelli in classe A+++ consumano meno, sono molto efficienti e riscaldano in pochi minuti. Hanno zero manutenzione e durano decine di anni senza essere toccati. Basta ricordarsi di pulire i filtri.

Rappresentano un’ottima soluzione per scaldare un ambiente e vengono utilizzati molto efficientemente per le seconde case, li’ dove serve avere un riscaldamento soltanto per alcuni brevi periodi dell’ anno.

Pompe di calore

questi sistemi sono molto efficienti rispetto a quelli di riscaldamento tradizionali: i proprietari di casa stanno bene tutto l’anno e possono risparmiare sulla parte del riscaldamento della bolletta durante i freddi mesi invernali.
In media, le pompe di calore sono due volte e mezzo più efficienti del riscaldamento a battiscopa elettrico o del riscaldamento che usa una caldaia a gas tradizionale.

L’ottimale sarebbe utilizzare termoconvettori elettrici alimentati da un sistema fotovoltaico ad accumulo. Si produce energia elettrica gratuitamente dal sole che andrà ad alimentare il sistema, anche di notte quando non c’è il sole grazie alle batterie del sistema di accumulo. Le pompe di calore possono essere canalizzate o non canalizzate in casa. Migliorano anche la qualità dell’aria interna di una casa (le pompe di calore hanno un ottimo sistema di filtrazione dell’aria, utile per chi soffre di allergie o altre condizioni di salute). E hanno un alto tasso di deumidificazione. Se qualcuno ha un seminterrato umido, una pompa di calore fungerà da deumidificatore e avrà una potenza più che doppia rispetto a un normale deumidificatore.

Accumulatori di calore

Rispetto a un tradizionale sistema di riscaldamento d’ambiente elettrico, che utilizza l’energia su richiesta e preleva l’elettricità ogni volta che è necessario, l’ETS è programmato per sfruttare la più bassa potenza dell’ora del giorno, quella bioraria alla sera. Assorbe e immagazzina energia durante le ore non di punta, quando le tariffe nella provincia sono quasi la metà della tariffa normale.

E può fornire calore anche in caso di interruzione di corrente in inverno. Gli accumulatori completamente carichi rimarranno caldi per alcuni giorni. Anche se i ventilatori non funzionerebbero, il calore degli accumulatori si irradierà e contribuirà a mantenere calde le stanze. Le unità ETS sono pulite e richiedono poca manutenzione e non richiedono consegne di olio e propano.

Solare termico

anche in questo caso si sfrutta il sole per generare energia termica, ovvero per riscaldare l’acqua. Sarà poi stoccata nei serbatoi ed utilizzata per scopo sanitario, ad esempio docce e lavabi e per il riscaldamento attraverso il riscaldamento a pavimento a pannelli radianti.

Gli scaldacqua solari termici sono un’opzione di riscaldamento economica, sicura e affidabile. I serbatoi usati per l’accumulo di acqua possono essere alimentati da resistenze elettriche o da caldaie per scaldare l’acqua quando sceglie sotto una soglia minima di temperatura.. Tali serbatoi sono classificati Energy Star ad alta efficienza, sono puliti e affidabili e puoi utilizzare la tecnologia della pompa di calore per riscaldare l’acqua calda.

Ci sono impianti solari termici ad alta efficienza che utilizzano collettori sottovuoto, chiamati heat pipe, che funzionano bene anche in inverno con poca insolazione. Quelli più economici, collettori solari piani, vengono utilizzati in zone non troppo fredde. In quest’ultimo caso si usa sempre una caldaia di appoggio che riscalda quando l’impianto solare termico non riesce a far arrivare a temperatura l’intero impianto.