Vademecum per richiedere un prestito: tutti gli aspetti da valutare e considerare

prestito

Negli ultimi dieci anni, un numero significativo di italiani ha fatto ricorso ad un prestito. Le motivazioni sono state le più disparate, in base alle necessità di ogni singolo individuo. C’è chi ha sottoscritto un finanziamento – di norma di importo contenuto – per far fronte ad alcune spese impreviste, come un guasto del proprio veicolo, piuttosto che ottenere liquidità per le spese universitarie dei figli oppure, per quanto concerne i prestiti di somme elevate, ristrutturare casa o acquistare una nuova autovettura.

Chi si approccia per la prima volta al mondo del credito al consumo, però, si trova spesso spiazzato, non sapendo quale sia la strada migliore da intraprendere in base alle proprie reali necessità. Cercheremo, in questo breve articolo, di poter far chiarezza su alcuni punti chiave da tenere in considerazione quando si decide di richiedere un prestito.

Quali sono gli aspetti che valuta l’ente creditizio?

Innanzitutto, è bene valutare attentamente tutte le proposte provenienti dal settore del credito, comparare le offerte dei classici istituti di credito, delle finanziarie e dei tanti portali online dedicati a questo comparto. La prima mossa da attuare, di conseguenza, è quella di richiedere un preventivo, che dev’essere fornito al richiedente completo di ogni informazione.

Grazie ad esso, ad esempio, è possibile venire a conoscenza di tutti i costi realmente inclusi in un prestito. Le due voci alle quali prestare grande attenzione sono: TAN (tasso annuo nominale), ovvero l’interesse applicato solo sull’importo finanziato; il TAEN (tasso annuo effettivo nominale), che rappresenta, in termini percentuali, l’interesse “reale” del prestito in quanto include, oltre al TAN, altre voci presenti nel finanziamento, come “spese incasso rata” o il costo sostenuto per l’eventuale polizza assicurativa collegata al prestito.

Grazie ad alcune finanziarie, specie quelle presenti su web, è possibile ottenere dei preziosi suggerimenti su come richiedere un prestito senza garanzie (leggi questo articolo https://www.prestitiperte.com/prestiti-senza-busta-paga-compass/) e riuscire ad ottenere la tanto agognata liquidità, spesso indispensabile per poter affrontare alcune spese non ulteriormente rimandabili temporalmente.

Quando si richiede un prestito, tuttavia, è decisamente importante essere consci, sin dal principio, se la nostra richiesta sia realmente sostenibile. La maggior parte delle finanziarie, infatti, valuta in maniera standardizzata la capacità del cliente di dover fronte, puntualmente, ai propri impegni, ovvero se è in grado di pagare la rata.

Le valutazioni, pur essendo differenti da finanziaria a finanziaria, di norma tengono conto dei seguenti dati: stipendio percepito; numero componenti del nucleo familiare; persone a carico; percettori di reddito presenti nel nucleo familiare e ammontare delle somme percepite; impegni finanziari già presenti al momento della richiesta del prestito; disponibilità mobiliari e immobiliari in capo al richiedente.

Quali sono i più famosi prestiti senza garante?

Tutta queste serie di valutazioni, poi, consentono alla finanziaria di poter fornire una risposta negativa, positiva o intermedia. In quest’ultimo caso, al richiedente viene chiesto di inserire un terzo soggetto per rendere sostenibile la domanda inoltrata. Non tutte le persone, però, sono disposte ad inserire un garante, in quanto sullo stesso graverebbe il peso di dover pagare le rate qualora non si fosse in grado di far fronte puntualmente ai propri impegni.

Tra le forme di prestito dove non è prevista una valutazione creditizia in capo al richiedente, quella che sta riscuotendo maggiormente successo è, senza alcun dubbio, la cessione del quinto dello stipendio. Questo finanziamento, infatti, prevede che le rate vengano prelevate direttamente nella busta paga percepita e non, come avviene tramite in un classico finanziamento, tramite l’addebito in conto corrente.

L’ente creditizio, in questo caso, non effettua alcuna verifica sul soggetto richiedente, se non quella che non ci sia un’altra cessione del quinto già in corso: anche i soggetti protestati o segnalati nella CRIF, ad esempio, possono richiedere la cessione del quinto dello stipendio o della pensione.